Che capolavoro

Una dolce ed edulcorata sindrome di Stendhal

Recensione

Magnifico! A mio avviso uno dei migliori silent book di questo 2018.

Raramente nelle mie recensioni ho utilizzato incipit così perentori, ma questa volta mi è parso tanto istintivo quanto necessario.

Uscito in occasione del Festival della cultura creativa (promosso dall'Associazione Bancaria Italiana), questo libro cartonato di grandi dimensioni ci narra la storia di un piccolo bimbo pronto a raccontarsi nella sua quotidianità. Una storia immersa in artistiche ambientazioni, in cui potrete entrare come affetti da una piacevole forma edulcorata di sindrome di Stendhal.

Il silent book, edito da Carthusia, infatti, utilizza rimandi espliciti a capolavori pittorici, ideali per definire il background stilistico in cui si muove il piccolo protagonista, intento a perseguire un finale curioso e metaforico.

L'albo, corredato nelle sue ultime pagine da stimolanti attività artistico-ludiche, offre una piacevole rivisitazione di opere e stili differenti, in grado di stimolare l'educazione all'arte e al museo, qui pensata con originalità da Riccardo Guaso.

Preparatevi dunque a svegliarvi nella stanza di Vincent Van Gogh e ad attraversare i labirinti Echeriani, il visionario surrealismo di Dalì e Magritte, i colori di Paul Klee, il cubismo, il futurismo e gustosi citazioni legate alla street art e alle linee inconfondibili di Amedeo Modigliani.

Loris Gualdi